Alfa Romeo RL Targa Florio - 1923
Milano Autoclassica, 2014 Alfa Romeo RL Targa Florio 1923
The Alfa Romeo RL was produced in series starting from 1921 in different versions and the RL Targa Florio was the racing version. It was made in five units and compared to the standard model, had a shortened wheelbase and an essential body, with a tapered front and a cylinder tank placed just behind the cockpit. The mechanic's seat was moved slightly further back than the driver's one in order to leave as much space as possible for the latter's movements. The suspension was a rigid axle with leaf springs and the shock absorbers were frictional, two at the front at four at the rear.
The engine was a six-cylinder in-line with four bench supports, equipped with two carburettors. Three cars were equipped with an engine with a displacement of 2996 cc. capable of 88 hp while two had a more powerful 95 hp engine with a capacity of 3153 cc. In 1923 four RLTFs were entered by Alfa Romeo at the Targa Florio on April 15th, entered for Antonio Ascari, Ugo Sivocci, Enzo Ferrari and Giulio Masetti. Enzo Ferrari and Ugo Sivocci's cars were equipped with the 3153 cc engine. while the other two had the 2994 cc engine. The race was a triumph for Alfa Romeo who placed first, second and fourth. The victory went to Ugo Sivocci who, 200 meters from the finish line, passed Antonio Ascari, who was stopping for a breakdown. Ascari, resolved the problem reached the finish line also transporting the mechanics who had rushed to his aid but the jury forced him to go back and to retrace the section with "the regulatory crew" consisting of driver and mechanic. Ascari ranked second. In fourth place was Giulio Masetti while Enzo Ferrari was forced to abandon the race on lap two due to an accident. For the first time, Alfa Romeo won the Sicilian race and for the first time won a race with the green four-leaf clover in a white rhombus painted on the bonnet. The four-leaf clover was wanted by Sivocci as a lucky emblem and the white rhombus represented, with the four corners the four drivers of the team: Ascari, Sivocci, Ferrari and Masetti. On September 8th of the same year, during the practices of the first European Grand Prix at the Autodromo di Monza Ugo Sivocci at the wheel of an Alfa Romeo P1 came off the track and ended up in the trees losing his life. Alfa Romeo with a press release by Ing. Nicola Romeo announced the withdrawal of the cars from the race and in honor of Sivocci, he adopted as a symbol for the brand's sports cars, the green four-leaf clover in a white triangle, because the rhombus had lost one of its tips. |
L’Alfa Romeo RL venne prodotta in serie a partire del 1921 in diverse versioni e la RL Targa Florio era la versione da competizione. Fu realizzata in cinque esemplari, rispetto al modello di serie, aveva il passo accorciato ed una carrozzeria essenziale, con la parte anteriore affusolata e un serbatoio a cilindro piazzato subito dietro all’abitacolo. Il seggiolino del meccanico era spostato leggermente più indietro rispetto a quello del pilota con lo scopo di lasciare più spazio possibile ai movimenti di quest’ultimo. Le sospensioni erano ad assale rigido con balestre e gli ammortizzatori erano a frizione, due all’anteriore a quattro al posteriore.
Il motore era un sei cilindri in linea con quattro supporti di banco, dotato di due carburatori. Tre vetture vennero equipaggiate con un motore con cilindrata di 2996 cc. da 88 CV mentre due avevano un motore più potente da 95 CV con la cilindrata portata a 3153 cc. Nel 1923 l’Alfa Romeo iscrisse quattro RLTF alla Targa Florio del 15 Aprile affidate ad Antonio Ascari, Ugo Sivocci, Enzo Ferrari e Giulio Masetti. Due vetture, quelle di Ferrari e Sivocci erano equipaggiate con il motore da 3153 cc. mentre le altre due avevano il motore da 2994 cc. La gara fu un trionfo per l’Alfa Romeo che si piazzò al primo, al secondo e al quarto posto. La vittoria andò a Ugo Sivocci che a 200 metri dal traguardo superò Antonio Ascari fermo per una panne. Ascari, risolto il problema raggiunse il traguardo trasportando anche i meccanici che erano accorsi in suo aiuto ma la giuria lo costrinse a tornare indietro e a ripercorrere il tratto con “l’equipaggio regolamentare” composto da pilota e meccanico. Ascari si classificò secondo. Al quarto posto si piazzò Giulio Masetti mentre Enzo Ferrari fu costretto ad abbandonare la gara al secondo giro per un incidente. Per la prima volta l’Alfa Romeo vinse la gara siciliana e per la prima volta vinse una gara con il quadrifoglio verde in un rombo bianco dipinto sul cofano. Il quadrifoglio fu voluto da Sivocci come emblema portafortuna e il rombo bianco rappresentava, con i quattro vertici i quattro piloti della squadra: Ascari, Sivocci, Ferrari e Masetti. L’8 settembre dello stesso anno, durante le prove del primo Gran Premio d’Europa all’Autodromo di Monza Ugo Sivocci al volante di una Alfa Romeo P1 uscì di pista e finì tra gli alberi perdendo la vita. L’Alfa Romeo con un comunicato dell'ing. Nicola Romeo annunciò il ritiro delle vetture dalla corsa e in onore di Sivocci, adottò come simbolo per le vetture sportive del marchio, il quadrifoglio verde in un triangolo bianco, perché il rombo aveva perso una delle sue punte. |
Photo gallery: Milano Autoclassica, 2014
Photo gallery: Museo Alfa Romeo, Arese
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Tutto Alfa Romeo - Lorenzo Ardizio - NADA Editore
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290 Alfa Romeo models are collected in this book and each model is described with a text in italian, a technical card, and a very nice design, the photos are few and of poor quality. It is a collection that offers in chronological order an overview of the models produced from 1910 to 2013, both road and competition, and I think it is a good starting point for further exploration.
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290 modelli di Alfa Romeo sono raccolti in questo libro e ogni modello è descritto con un testo, una scheda tecnica e un disegno molto bello, le foto sono poche e di scarsa qualità. E’ una raccolta che offre in ordine cronologico una panoramica dei modelli prodotti dal 1910 al 2013, sia stradali che da competizione e ritengo sia buona base di partenza per poi addentrarsi in ulteriori approfondimenti.
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