De Tomaso Pantera Gr. IV 1972
Classic Endurance Racing, Monza 2007 De Tomaso Pantera Gr. IV 1972
At the end of 1971, De Tomaso planned the construction of a series of racing Pantera cars to race in the new Group 4 category just launched by the FIA. Competition cars used a lightweight chassis that was equipped with two 60-liter tanks. The body was fitted with lowered suspension with adjustable shock absorbers, self-ventilated brake discs and 15-inch magnesium Campagnolo wheels, with a ten-inch front and a fourteen-inch rear wide. The bodywork also underwent modifications with the application of enlarged wheel arches applied by riveting. To further contain the weight, aluminium alloy were used for bonnets and doors. The interior set-up included a sturdy safety roll cage while the rest of the interior remained bare. The weight of the car was close to 1100 kg against the 1250 minimum required by the regulation.
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Alla fine del 1971, la De Tomaso pianificò l’allestimento di una serie di vetture Pantera da competizione per correre nella nuova categoria Gruppo 4 appena varata dalla FIA. Le vetture da competizione utilizzavano un telaio alleggerito che fu dotato di due serbatoi da 60 liti. Alla scocca furono applicate sospensioni ribassate con ammortizzatori regolabili, dischi freno maggiorati autoventilati e cerchi campagnolo in magnesio da 15 pollici, con canale anteriore da dieci pollici e posteriore da quattordici. Anche la carrozzeria subì delle modifiche con l’applicazione di passaruota allargati applicati tramite rivettatura. Per contenere ulteriormente il peso furono impiegati cofani e portiere in lega di alluminio. L’allestimento interno prevedeva una robusta gabbia di sicurezza mentre il resto dell’abitacolo restava spoglio. Il peso della vettura risultò vicino ai 1100 Kg contro i 1250 minimi previsti dal regolamento.
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Photo gallery: Classic Endurance Racing, Monza 2007
As engine they initially used the 5.7-liter Ford Boss 351 developed by Bud Moore, equipped with a Holley Racing 1150 CFM four-body carburettor, capable of delivering up to 470 HP, with a very high compression ratio of 12: 1. The gearbox was a five-speed ZF and reinforced clutch. For the 1973 season, the engines were built by the firm and were equipped with four Weber 48 IDA double-body carburettors as well as a dry sump, bringing the maximum power to 500 HP.
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Come motore utilizzarono inizialmente il Ford Boss 351 da 5,7 litri elaborato da Bud Moore, dotato di un carburatore quadri-corpo Holley Racing 1150 CFM, in grado di erogare fino a 470 CV, con un rapporto di compressione molto alto, di 12:1. Il cambio era uno ZF a cinque rapporti e la frizione maggiorata . Per la stagione 1973, i propulsori furono costruiti dalla casa e furono dotati oltre che di carter secco, di quattro carburatori doppio corpo Weber 48 IDA portando la potenza massima a 500 CV.
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Photo gallery: Classic Endurance Racing, Monza 2008
Until the end of 1972, 14 competition cars Pantera were produced, a series of six GT4s and a series of eight Group 4. The differences between GT4 and Group 4 concerned only a few details, GT4s could also be approved for road use while the Group 4, no. The first tests were carried out mainly by the former Ferrari driver Mike Parkes.
In March 1972, a Pantera Group 4, entered by the Escuderia Montjuich, participated to the preliminary tests for the Le Mans 24 hours, driven by Herbert Muller and Mike Parkes and obtained the fifth best overall time and first of class. The race debut took place at Monthlery, in April 1972 during the Grand Touring Cars FIA European Trophy where the car driven by Jean-Marie Jacquemine, entered by the Belgian team of Claude Dubois, finished in second place overall. During the 1972 season the Pantera took part to the World Championship for Makes and scored the class victories in the Monza 1000 km (chassis # 2342), at Spa 1000 Km (chassis # 2860) and in the Österreichring 1000 km, in Zeltweg (chassis # 2861). |
Fino alla fine del 1972, furono prodotte 14 Pantera da competizione, una serie di sei GT4 e una serie di otto Gruppo 4. Le differenze tra GT4 e Gruppo 4 riguardavano solo pochi particolari, le GT4 potevano essere omologate anche per uso stradale mentre le Gruppo 4 no. I primi collaudi furono eseguiti principalmente dell’ex pilota Ferrari Mike Parkes.
Nel Marzo del 1972, una Pantera Gruppo 4 , iscritta dalla Escuderia Montjuich, partecipò alle prove preliminari per la 24 ore di Le Mans, condotta da Herbert Muller e Mike Parkes ed ottenne il quinto miglior tempo assoluto e il primo di classe. Il debutto in gara avvenne a Monthlery, nell’aprile 1972 durante il FIA European Trophy for Grand Touring Cars dove la vettura condotta da Jean-Marie Jacquemine, della squadra belga di Claude Dubois finì al secondo posto assoluto. Durante la stagione 1972 le Pantera parteciparono al Campionato Mondiale Marche ed ottennero le vittorie di classe nella 1000 km di Monza (telaio #2342), nella 1000Km di Spa (telaio #2860) e nella 1000Km di Zeltweg a Österreichring (telaio #2861). |
Photo Gallery: Classic Endurance Racing, Monza 2008
Photo gallery: Campionato Italiano Auto Storiche, Monza 2011
Photo gallery: Monza Historic, 2015
De Tomaso Pantera Gr. III 1972
Photo gallery: Monza Historic, 2015
In 1972, once the 1000 units were built, the Pantera could be homologated as Group 3. In this version the car remained substantially unchanged compared to the standard models and remained suitable for road use. The Group 3 version kept suspensions and front-rear track unaltered, as well as the 15-inch magnesium Campagnolo rims, wide 7-inch at the front and 8 inches at rhe rear. The braking system consisted of a double circuit with Girling self-ventilated discs. The engine was a 5.7-liter Ford V8 Cleveland, equipped with a exhaust system specifically designed by De Tomaso and an Autolite four-barrel carburettor that allowed the unit to reach 330 hp. The differences concerned the reinforced wishbones arms, as well as the clutch and two alternative sets of gear ratios for the five-speed ZF gearbox. The interior was like the standard car with the adoption of racing lightweight bucket seats. Externally, the Group 3 versions were decorated with the De Tomaso sticker and the front and rear lids painted in black. The weight of the car was 1360 kg. According to customer requests, the cars could be equipped with some variants. For the races these included the roll bar safety cage, the emergency switch, the racing steering wheel, the quick fuel filler and also a different camshaft profile. Later, flared wheelarch extensions, sliding Plexiglass windows, and eight and ten-inch wide wheels became available. During the 70s, the De Tomaso Pantera Group 3 was a very competitive car obtaining several victories in both circuit and uphill races. Many of the Group 3 cars, were transformed into the specifications of group 4, and the model remained available, on special order, up to the beginning of the 80s.
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Nel 1972, una volta raggiunti i 1000 esemplari costruiti, la Pantera poté essere omologata come Gruppo 3. In questa versione la vettura rimaneva sostanzialmente invariata rispetto agli esemplari di serie e rimaneva adatta all’uso stradale. La versione Gruppo 3 manteneva le sospensioni e le carreggiate inalterate, così come i cerchi Campagnolo in magnesio da 15 pollici, con canale da 7 pollici anteriormente e 8 pollici posteriormente. L’impianto frenante era composto da un doppio circuito con dischi autoventilati Girling. Il motore era un Ford V8 Cleveland da 5,7 litri, dotato di un sistema di scarico specificatamente disegnato dalla De Tomaso e un carburatore quadri-corpo Autolite che permetteva all’unità di raggiungere i 330 CV. Le differenze riguardavano i bracci oscillanti delle sospensioni rinforzati, così come la frizione ed erano previsti due gruppi di rapporti alternativi per il cambio ZF a cinque velocità. L’abitacolo era come quello della vettura di serie con l’adozione di sedili da corsa alleggeriti. Esteriormente le versioni Gruppo 3 erano decorate con il logo adesivo De Tomaso e i cofani anteriori e posteriori dipinti di nero. Il peso della vettura era di 1360 Kg. In base alle richieste dei clienti, le vetture potevano essere dotate di alcune varianti. Per le corse queste includevano il roll-bar a gabbia, l’interruttore di emergenza, il volante da competizione, il bocchettone del serbatoio a riempimento rapido e anche un diverso profilo degli alberi a camme. In seguito diventarono disponibili passaruota allargati, finestrini in Plexiglas scorrevoli, e cerchioni da anteriori da 8 pollici e posteriori da 10 pollici. Durante gli anni 70 la De Tomaso Pantera Gruppo 3, fu una vettura molto competitiva ottenendo diverse vittorie sia in gare in circuito che in salita. Molte delle Gruppo 3 prodotte, furono trasformate nelle specifiche del gruppo 4, e il modello restò disponibile, su ordine speciale, fino agli inizi degli anni 80.
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Photo gallery: Monza Historic, 2017
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