500 Km di Monza - Campionato Europeo Turismo, 01 Aprile 1984
50 equipaggi al via della 500 Km di Monza prima gara del Campionato Europeo Turismo 1984, suddivisi in tre classi in base alla cilindrata: Fino a 1600cc, fino a 2500cc e oltre 2500cc. L’evento fu caratterizzato da tempo asciutto e soleggiato durante le prove e da pioggia durante la gara che contribuì ad uniformare le prestazioni delle vetture. Dalle prove effettuate la settimana precedente all’evento risultò evidente che le Jaguar XJ-S HE sarebbero state le vetture da battere ed infatti come da pronostico vinse una Jaguar ma fu tutt’altro che una passeggiata per il Team TWR. Al secondo posto si piazzò la BMW 635 CSi del Team BMW Italia preparata da Eggenberger e pilotata da Helmut Kelleners e Gianfranco Brancatelli distanziata di meno di 8 secondi.
Jaguar XJ-S HE TWR Racing
Le Jaguar XJ-S HE ufficiali dotate di motori V12 da 5,3 litri con oltre 400 CV preparate dalla TWR di Tom Walkinshaw erano 3 ed erano affidate agli equipaggi composti da Tom Walkinshaw/Hans Heyer con il numero 7, Chuck Nicholson/Win Percy con il numero 8 e Martin Brundle/Enzo Calderari con il numero 9.
Le velocissime coupé inglesi a Monza conquistarono la prima fila con Walkinshaw/Heyer in pole position e Nicholson/Percy secondi mentre Brundle/Calderari si piazzarono in seconda fila con il quarto tempo più veloce. In gara la vettura che incontrò meno problemi, quella di Tom Walkinshaw e Hans Heyer vinse anche se un’errata scelta di pneumatici costrinse l’equipaggio ad una gara di attacco per recuperare la prima posizione ai danni della BMW 635 CSi di Kelleners/Brancatelli. La vettura di Brundle/Calderari fu classificata tredicesima dopo aver perso tempo ai box a causa di un sasso che aveva forato il radiatore mentre la vettura dell’equipaggio Nicholson/Percy fu costretta al ritiro al 17° giro a causa della rottura del motore.
Le velocissime coupé inglesi a Monza conquistarono la prima fila con Walkinshaw/Heyer in pole position e Nicholson/Percy secondi mentre Brundle/Calderari si piazzarono in seconda fila con il quarto tempo più veloce. In gara la vettura che incontrò meno problemi, quella di Tom Walkinshaw e Hans Heyer vinse anche se un’errata scelta di pneumatici costrinse l’equipaggio ad una gara di attacco per recuperare la prima posizione ai danni della BMW 635 CSi di Kelleners/Brancatelli. La vettura di Brundle/Calderari fu classificata tredicesima dopo aver perso tempo ai box a causa di un sasso che aveva forato il radiatore mentre la vettura dell’equipaggio Nicholson/Percy fu costretta al ritiro al 17° giro a causa della rottura del motore.
Rover Vitesse V8 3.5
Erano presenti a Monza anche due Rover Vitesse ufficiali, preparate come assetto dalla TWR di Tom Walkinshaw. Il team era gestito direttamente dalla casa madre Austin Rover Group Ltd. che provvedeva alla preparazione dei motori V8 da 3,5 litri con oltre 300 CV. Gli equipaggi erano composti da Jeff Allam/Steve Soper con il numero 11 e da Armin Hanne/Marc Duez con il numero 12. Già vincenti nel campionato inglese le due Rover Vitesse risultarono velocissime anche a Monza e in prova Hanne/Duez conquistarono il terzo tempo più veloce mentre Soper/Allam si piazzarono al quinto posto. In gara entrambe le vetture furono afflitte da problemi tecnici, la vettura di Soper/Allam sostò ai box per riparare un tirante dello sterzo dopo aver tamponato la Jaguar di Percy al via e al 68° giro finì la gara nella sabbia della seconda variante mentre quella dell’equipaggio Hanne/Duez rimase ferma ai box per 8 giri per la sostituzione del giunto cardanico e poi altri 4 giri per a causa di un tubo di scarico schiacciato.
Volvo 240 Turbo
Sesta posizione in qualifica a sorpresa per la Volvo 240 Turbo di Thomas Lindström e Valentin Simons. Molto efficace in prova, la vettura gestita dal Team TL Racing dotata di un motore turbocompresso da 2,1 litri in grado di erogare oltre 330 CV, risultò molto efficace anche in gara tanto da riuscire ad andare in testa e condurre per alcuni giri per poi concludere al sesto posto. Delle altre 4 vetture presenti all’evento 3 presero il via, una iscritta da Team Sportpromotion con il numero 16 per Ulf Granberg e Greger Petersson, qualificata all’undicesimo posto e costretta al ritiro in gara a causa del cedimento di un cuscinetto e due iscritte dal Team Delcourt per Michel Delcourt/Pierre Dieudonné numero 4 e Patrick Nève/Jean-Marie Pirnay numero 3 rispettivamente sedicesima e ventottesima in prova. In gara la vettura di Michel Delcourt e Pierre Dieudonné giunse al dodicesimo posto mentre quella di Patrick Nève/Jean-Marie Pirnay fu costretta al ritiro.
BMW 635 CSi
Lo squadrone BMW si presentò a Monza con 21 vetture modello 635 CSi nella classe oltre 2500cc., gestire dai team semiufficiali e dai team privati.
Il Team Schnitzer schierò gli equipaggi composti dai piloti di Formula 3 Roberto Ravaglia e Gerard Berger e dal campione europeo in carica Dieter Quester affiancato da Hans Joachim Stuck.
Tre erano le vetture preparate da Eggenberger, due iscritte dal Team BMW Italia per gli equipaggi Helmut Kelleners/Gianfranco Brancatelli e Umberto Grano/Siegfried Müller Jr. e una direttamente da Eggenberger per René Hollinger/Marco Vanoli. Alla fine la BMW più performante fu quella del Team BMW Italia pilotata da Helmut Kelleners e Gianfranco Brancatelli, secondi al traguardo e lungamente al comando fino a 30 minuti dal termine, quando venne sopravanzata dalla Jaguar di Walkinshaw.
Il Hartge Würth Motorsport Team era presente a Monza con 3 vetture ed una squadra che sulla carta sembrava molto competitiva. Le vetture erano affidate ai piloti Johnny Cecotto, Marc Surer, Stefan Johansson e Zdenek Vojtech. Prese il via il solo equipaggio composto da Cecotto e Surer mentre l’altra vettura ebbe problemi al motore. Cecotto riuscì a rimontare in gara fino alla quinta posizione ma a metà gara, un guasto al motore fermò il suo compagno di squadra Surer.
Il Team Schnitzer schierò gli equipaggi composti dai piloti di Formula 3 Roberto Ravaglia e Gerard Berger e dal campione europeo in carica Dieter Quester affiancato da Hans Joachim Stuck.
Tre erano le vetture preparate da Eggenberger, due iscritte dal Team BMW Italia per gli equipaggi Helmut Kelleners/Gianfranco Brancatelli e Umberto Grano/Siegfried Müller Jr. e una direttamente da Eggenberger per René Hollinger/Marco Vanoli. Alla fine la BMW più performante fu quella del Team BMW Italia pilotata da Helmut Kelleners e Gianfranco Brancatelli, secondi al traguardo e lungamente al comando fino a 30 minuti dal termine, quando venne sopravanzata dalla Jaguar di Walkinshaw.
Il Hartge Würth Motorsport Team era presente a Monza con 3 vetture ed una squadra che sulla carta sembrava molto competitiva. Le vetture erano affidate ai piloti Johnny Cecotto, Marc Surer, Stefan Johansson e Zdenek Vojtech. Prese il via il solo equipaggio composto da Cecotto e Surer mentre l’altra vettura ebbe problemi al motore. Cecotto riuscì a rimontare in gara fino alla quinta posizione ma a metà gara, un guasto al motore fermò il suo compagno di squadra Surer.
Alfa Romeo Alfetta GTV/6
La classe fino a 2500cc fu dominata dalle Alfa Romeo GTV/6, velocissime nella loro divisione sia in prova come i gara e la vittoria non sfuggì alle GTV che si piazzarono ai primi quattro posti della loro divisione. Ottennero la vittoria Rinaldo Drovandi/Emilio Zapico con una vettura del Team Autolodi preparata da Imberti, al secondo posto si piazzarono Francois-Xavier Boucher/Marco Curti ("Spiffero") con una vettura del Luigi Racing di Luigi Cimarosti e al terzo Georges Cremer/Dany Swyssen con la seconda vettura del Luigi Racing.
Presenti anche due BMW 323i nella classe fino a 2500cc., la migliore si piazzò al 21° posto assoluto e quinta della seconda divisione.
Presenti anche due BMW 323i nella classe fino a 2500cc., la migliore si piazzò al 21° posto assoluto e quinta della seconda divisione.
Toyota Corolla GT AE86