500 Km di Monza - Campionato Europeo Turismo, 23 Marzo 1986
Classico appuntamento all’Autodromo Nazionale di Monza per la 500 Km, gara di apertura del Campionato Europeo Turismo 1986 e anche prima gara della stagione all’Autodromo Nazionale. Le grandi favorite della serie Europea erano le Rover Vitesse del Team di Tom Walkinshaw, iscritte per gli esperti equipaggi composti da Jean-Louis Schlesser - Armin Hanhe, Tom Walkinshaw – Win Percy e Jeff Allam – Eddie Joosen ma la concorrenza nella terza divisione (cilindrata oltre 2500cc.) si annunciava particolarmente agguerrita. Le Rover terminarono la gara al primo e secondo posto, replicando la vittoria ottenuta alla 500 Km dell’anno precedente. Terzo posto per la BMW di Dieter Quester e Otto Rensing. La seconda divisione fu vinta dalla nuova BMW 325i gestita dal Team Linder Rennsport e guidata dai tedeschi Winfried Vogt e Markus Oestreich mentre la prima divisione fu conquistata dalla Toyota Corolla GT AE86 del Bemani Toyota Schweiz, quindicesima assoluta, con alla guida gli svizzeri Philippe Müller e Bruno Eichmann.
Rover Vitesse TWR 3.5 V8 Bastos Texaco Racing Team
Con oltre 340 cavalli sprigionati dal V8 inglese da 3532 cc, le tre Rover Vitesse arrivarono a Monza e dominarono. Gli equipaggi erano formati da piloti molto esperti ed altrettanto veloci. La vettura numero 7, affidata al campione francese della specialità Jean-Louis Schlesser e al tedesco Armin Hanhe, segnò la pole position, la numero 8 di Tom Walkinshaw e Win Percy risultò quinta e la numero 9 di Eddie Joosen e Jeff Allam sesta. Le tre berline erano equipaggiate con pneumatici Dunlop. La tattica della squadra di Tom Walkinshaw fu chiara fin dall’inizio. Al velocissimo equipaggio Schlesser-Hanhe era affidato il compito di fare da lepre sfiancando la temibile concorrenza opposta dalle Volvo e dalle sorprendenti Holden Commodore. Così andò la corsa, Volvo e Holden furono messe KO e al momento opportuno le tre Rover TWR balzarono al comando, prima, seconda e terza. La gara fu vinta da Walkinshaw-Percy e al secondo posto terminarono Allam-Joosen mentre La vettura di Schlesser-Hanhe fu costretta al ritiro per la rottura della sospensione anteriore. Velocità, affidabilità e tattica, gara perfetta.
Ford Sierra XR4 Ti
Ancora in fase di sviluppo dopo le sporadiche apparizioni in alcune gare della passata stagione le Ford Sierra XR4 Ti erano presenti a Monza con due vetture preparata da Eggemberger per gli equipaggi formati da Steve Soper- Klaus Niedzwiedz e Siegfried Müller – Pierre Dieudonné, con una vettura il team Tedesco Wolfe per i piloti Harald Grohs – Roman Feitler e con una vettura del Oppitzhauser Racing Team con alla guida Georg Pacher – Karl Oppitzhauser – Walter Lechner. Ancora a corto di preparazione e con un numero di cavalli non adeguato le Sierra non erano perfette neppure nell’assetto che con un elevato rollio mal si addiceva ai veloci curvoni di Monza. Alla conclusione delle prove di qualificazione le Sierra ufficiali del team Eggemberger si piazzarono all’undicesimo posto con Müller-Dieudonné mentre la vettura gemella di Soper-Niedzwiedz fu solo quindicesima. Meglio fece la Sierra privata del team HWRT che si piazzò nona con Grosh-Feitler. Ancora una vettura privata al quattordicesimo posto, guidata da Pacher-Oppitzhauser-Lechner. Nessuna vettura al traguardo e l’unica che si distinse anche se per poco fu quella del Team HWRT a sottolineare la scarsa competitività globale delle Ford che però recuperarono vincendo nel 1988 il campionato europeo.
Volvo 240 Turbo
La Volvo scese in campo a Monza con 2 vetture affidate al Team belga Ras Sport, subentrato al preparatore Eggemberger. Equipaggiate con il 4 cilindri in linea da 2145cc. turbo da 340 CV, le berline svedesi avevano subito diverse modifiche sia nell’assetto che nel motore rispetto alla versione 1985 tra le quali la più importante era l’adozione del sistema di iniezione ad acqua che anche se comportava un aggravio di peso di quasi 30 Kg più un serbatoio da 30 litri per il liquido, consentiva un notevole aumento di potenza. I piloti di punta erano Thomas Lindström, vincitore del titolo piloti del 1985 e Johnny Cecotto, al rientro alle competizioni dopo il grave incidente subito a Brands Hatch nel 1984 con la Toleman di Formula 1. Anche la seconda vettura era pilotata da una coppia di tutto rispetto composta da Ulf Grandberg e Anders Olofsson. Nelle prove entrambe le Volvo 240 Turbo con gli pneumatici Pirelli si dimostrarono velocissime segnando il secondo e terzo posto rispettivamente con Grandberg-Olofsson e Lindstrom-Cecotto e fu così anche in gara dove lottarono lungamente per la posizione di testa. Durante il cambio pilota a metà gara la vettura di Lindstrom-Cecotto rimase ferma ai box con un problema elettrico e quando ripartì era ormai irrimediabilmente attardata e concluse la gara all’ottavo posto. Al giro 63 la vettura di Grandberg-Olofsson in testa in quel momento, rientrò ai box con problemi all’iniezione e fu costretta al ritiro.
BMW 635 CSI Team Schnitzer
Molte modifiche furono apportate nel corso dell’inverno al coupé 635 CSI, almeno a quelli della squadra ufficiale Schnitzer, ma le vetture per il 1986 non erano ancora pronte e la squadra si presentò a Monza con due vetture che erano però ancora in configurazione 1985, con solo 300 CV non avevano velleità di vittoria. Gli equipaggi erano composti dagli esperti piloti Roberto Ravaglia ed Emanuele Pirro che sostituiva Gerhrard Berger impegnato con la Formula 1 e Dieter Quester affiancato dal giovane austriaco Otto Rensing. Oltre alle due vetture ufficiali scesero a Monza altre 10 BMW 635 Csi gestite da squadre private. Ravaglia-Pirro risultarono i più veloci tra i coupé bavaresi installandosi in quarta fila con l’ottavo tempo mentre Quester-Rensing furono decimi. In gara i piloti della squadra Schnitzer nonostante la carenza di cavalli lottarono duramente e dopo il ritiro di Ravaglia-Pirro, avvenuto al giro 25 per la rottura di una ruota, Quester-Rensing riuscirono a giungere terzi salvando l’onore della BMW.
Holden VK Commodore
La novità del Campionato Europeo Turismo 1986 fu la presenza delle due Holden Commodore provenienti dal Campionato di produzione Australiano. Una vettura era gestita dall’Australian National Motor Racing con al volante Allan Grice e Graeme Bailey (che nel 1986 vinsero la Bathurst 1000) e l’altra dal Mobil Holden Dealer per i fuoriclasse Peter Brock e Allan Moffat. Le due squadre arrivarono a Monza all’ultimo momento ma subito si misero in luce girando velocissime tanto che alla fine delle prove si piazzarono quarta con Grice-Bailey e settima con Moffat-Brock. Le berlinone Australiane erano molto ben preparate in termini di assetto ed erano equipaggiate con poco sofisticati motori V8 da 5 litri ad aste e bilancieri capaci però di erogare più di 400 CV e spingere le vetture a oltre 260 Km/h. Al primo giro la Holden di Grice transitò seconda dietro la Rover di Schlesser e al quinto giro passò al comando ma prima di metà corsa mentre era al volante Graeme Bailey, si insabbiò alla variante ascari finendo lì la corsa. Anche l’altra Holden non supero la metà gara e dopo essere stata ottima protagonista fu costretta al ritiro per problemi alla trasmissione.
Mercedes 190 E 2.3-16 Snobeck Racing Team
Nella seconda divisione per vetture con cilindrata entro 2,5 litri la BMW iscrisse le nuove 325i che risultarono veloci in rettilineo e affidabili ma carenti ancora nell’assetto. La vettura del preparatore tedesco Linder affidata a Oestereich e Vogt fu tredicesima in prova e quarta assoluta al traguardo, staccata di soli tre giri e vincendo la sua divisione. A contrastare vivacemente la BMW nella seconda divisione la Mercedes scese in campo con le velocissime 190E 2.3 16. Equipaggiate con il potente e raffinato motore a 16 valvole da oltre 250 cavalli. Le vetture risultarono velocissime e anche se più pesanti delle BMW, il loro assetto era decisamente migliore ed erano molto a loro agio nelle chicane monzesi. In particolare la numero 42 del Team di Dany Snobeck guidata da Alain Cudini e da Dany Snobeck stesso risultò la più veloce in prova tra le vetture della seconda divisione piazzandosi dodicesima. In gara dopo una dura battaglia terminò quinta assoluta e seconda di classe dietro alla BMW 325i del Team Linder Rennsport.
Toyota Corolla GT AE86
La prima divisione fu come l’anno passato dominata dalle agili Toyota Corolla e dalle Volkswagen Golf. Volkswagen più veloce in prova ma Toyota vittoriosa al traguardo con la Corolla GT AE86 del Bemani Toyota Schweiz Team, quindicesima assoluta con alla guida gli svizzeri Philippe Müller e Bruno Eichmann.
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